sabato 21 maggio 2011

OGGI, ALLE ORE 17.00, SU RADIO POWER STATION (100.5 in Fm stereo)




LA RADIO SEI TU puntata del 21 maggio 2011

Il tema di questa settimana è:
5xmille: un piccolo gesto che può fare tanto
La legge finanziaria dà la possibilità di destinare il cinque per mille delle proprie imposte ad associazioni di volontariato e non lucrative di utilità sociale, associazioni e fondazioni di promozione sociale, enti di ricerca scientifica, universitaria e sanitaria, comuni e associazioni sportive dilettantistiche. Un piccolo gesto che non non comporta alcun costo aggiuntivo rispetto alle tasse che si devono pagare e non è alternativo all'8x1000 a favore della Chiesa cattolica. Vediamo perché è importante.

h. 17-19 su Radio Power Station 100.5 FM (Roma e Lazio)
diretta nazionale in streaming su www.radiopowerstation.com

Ospiti:
Gian Luigi Maravalle, titolare delle cantine Vitalonga
Alessandro Volpi, responsabile progetti Italia della Fondazione aiutare i bambini
Alessandra Carrias, di Operation Smile
Massimo Vitturi, consigliere direttivo della LAV
Cristian Carrara, presidente Acli provinciali di Roma

Conduce in studio Vittorio Lussana
su Radio Power Station 100.5 FM (Roma e Lazio)
diretta nazionale in streaming su www.radiopowerstation.com

  • PER RIASCOLTARE LE PUNTATE CHE TI SEI PERSO
www.laradioseitu.it

domenica 1 maggio 2011

Bobo Craxi: “Il Governo italiano si è reso complice dell’omicidio dei membri della famiglia Gheddafi”

“Leggo che il ministro Frattini, che ho correttamente informato della breve conversazione che ho avuto con il primo ministro libico, ‘bolla’ il dialogo come “scoordinato”, affermando che non esistono interlocutori politici”.
E’ quanto dichiara in una nota Bobo Craxi, responsabile della Politica estera del Partito socialista italiano.
“Premesso che io non ho assunto alcuna iniziativa”, specifica Craxi, “limitandomi a riferire il contenuto di una telefonata, ritengo che il Governo e il dittatore che oggi l’Italia vuole colpire è lo stesso che non doveva “essere disturbato” dal nostro primo ministro mentre massacrava civili inermi: evidentemente, a essere senza coordinazione, allora, era proprio il nostro Governo. In secondo luogo”, prosegue l’ex sottosegretario agli Affari Esteri con delega ai rapporti con l’Onu, “nella risoluzione n. 1973 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite non risulta essere contemplato il mandato per eliminare fisicamente i membri della famiglia Gheddafi, omicidio di cui, oggi, il Governo italiano si è reso complice ‘in barba’ al diritto internazionale”.

Roma, 1° maggio 2011